
Itinera Emilia
I Castelli della Comitissa Matilde (Reggio Emilia)
L’itinerario permette di ripercorrere le tracce di una delle più grandi figure di donna dell’epoca medievale, la contessa Matilde di Canossa. Tra l’XI e il XII secolo Matilde resse uno stato potente, che da Mantova giungeva fin quasi a Roma, difeso da un sistema fortificato di castelli e torri. Molti di questi luoghi oggi sono in rovina, ma il territorio preserva ancora le tracce di quel glorioso passato.
Anche i nomi dei luoghi evocano vicende ed episodi della storia: Canossa, famosissima per l’incontro tra Enrico IV e Papa Gregorio VII nel 1077, pur se in rovina si erge ancora possente sull’alta rupe che domina l’orizzonte e un paesaggio reso ancora più suggestivo dalla presenza dei calanchi.
Bianello
Unico castello ancora visibile delle fortificazioni che si ergevano su quattro colli dominanti l’attuale paese di Quattro Castella, dove, ogni anno, si rievoca la nomina di Matilde a vicaria d’Italia da parte dell’Imperatore Enrico V. L’episodio è rappresentato attraverso il Corteo Storico Matildico di Quattro Castella a fine primavera.
Carpineti
Altro possente castello oggi ridotto a poche rovine ma immerso in un paesaggio mozzafiato, ancora ricco di suggestioni per la presenza di case-torri e di antiche pievi.
Rossena
Riconoscibile dal colore rosso della roccia su cui è posto, il castello di Rossena si è preservato nel tempo conservando il possente aspetto originario. Poco lontano, raggiungibile a piedi, si erge la torre di avvistamento di Rossenella, che faceva parte del sistema difensivo del territorio matildico.
Altri castelli e residenze fuori porta
Montecchio: edificato nell’epoca di Matilde, il castello conserva l’aspetto medievale. L’itinerario include la visita ai sotterranei e la salita al Torrione.
Scandiano: nel castello nacque il poeta Matteo Maria Boiardo, qui alloggiarrono Francesco Petrarca, Calvino e Papa Paolo III Farnese. Giovan Battista Aleotti gli diede le forme attuali e gli Este lo trasformarono in una elegante residenza signorile.
Correggio: qui si trova lo splendido Palazzo dei Principi, dimora dei da Correggio, signori di queste terre nell’epoca rinascimentale.Vi si accede attraverso l’elegante portale cinquecentesco.
Novellara: da fortezza medievale a residenza signorile sotto i Gonzaga, la Rocca di Novellara, con sale riccamente decorate a grottesche, ospita un museo che conserva splendidi vasi da farmacia del XVI secolo, un piccolo teatro dell’Ottocento e opere di Augusto Daolio, indimenticato leader del complesso “I Nomadi”.
Guastalla: il Palazzo Ducale, di fondazione quattrocentesca, giunse al suo massimo splendore nella seconda metà del Cinquecento, sotto Ferrante II Gonzaga. L’edificio è attualmente in corso di restauro.
Biblioteca di San Giovanni Evangelista e Biblioteca Palatina
Un viaggio nelle due storiche biblioteche cittadine, tanto diverse ma accomunate dall’importanza culturale che hanno rivestito nei secoli XVI e XVIII. Luoghi di studio e riflessione che custodiscono antichi manoscritti e volumi preziosi, ma anche autentici scrigni d’arte poco noti al pubblico da riscoprire “con il naso all’insù”, lasciandosi guidare tra simboli e personaggi illustri.
Nella Biblioteca di San Giovanni Evangelista, collocata nel silenzio del Monastero di San Giovanni Evangelista, scopriremo dalle pareti al soffitto un vero e proprio intreccio di emblemi e motti, ad oggi non semplici da decifrare, che indicavano agli studiosi la giusta via per il Sapere.
Nella Biblioteca Palatina, situata all’interno del Palazzo della Pilotta e voluta nel 1761 da don Filippo di Borbone con l’aiuto di Paolo Maria Paciaudi “Antiquario e Bibliotecario”, troveremo un luminoso esempio di biblioteca di stampo illuminista, creata dai duchi a beneficio e utilità pubblica.
Labirinto della Masone (Fontanellato)
Noto come il più grande d’Europa, il Labirinto di Franco Maria Ricci è anche un’architettura sorprendente, progettata da Pier Carlo Bontempi, e un’insolita collezione d’arte, frutto del sogno visionario del mecenate ed editore Franco Maria Ricci.
L'intera struttura, contenitore e contenuto, è espressione del suo gusto personale.
Un'esperienza che non sarebbe completa se non fossimo disposti a sfidare i corridoi di bambù del Labirinto, luogo dove ci si perde per ritrovarsi.
Grand Tour Special... in bicicletta!
La bicicletta, si sa, è un mezzo di spostamento molto diffuso a Parma. Perché allora non fare come i locali e utilizzarlo per questo tour? I tempi di spostamento si riducono e si possono vedere più cose!
Oltre ai monumenti più conosciuti del centro storico, potremo raggiungere zone al di fuori dai soliti percorsi turistici. Facciamo qualche esempio:
- le porte rimaste dopo la distruzione delle mura cittadine
- la fortezza pentagonale della Cittadella, oggi secondo parco pubblico per dimensioni di Parma
- la chiesa gotica di San Francesco fresca di restauri (visibile anche all'interno)
- la chiesa barocca dell'Annunciata in Oltretorrente
- il laghetto e il Tempio d'Arcadia nel Parco Ducale
- l'Auditorium Paganini di Renzo Piano
e qualche altra chicca che vi sorprenderà!
Se non avete la bicicletta nessun timore: potete noleggiarla alla Cicletteria presso la Stazione ferroviaria quindi... non avete più scuse!
Cantine Vinicole sulle colline Parmensi
I più conosciuti vitigni della viticoltura collinare parmense, che accompagnano alla perfezione i piatti della cucina tradizionale, sono il Malvasia di Candia aromatica, il Barbera, il Bonarda, e naturalmente il Lambrusco. Vini giovani e frizzanti, che coniugano allegria e leggerezza. La visita a una cantina vinicola sui colli a Sud della città offre la possibilità di degustazioni e abbinamenti preziosi con i prodotti tipici del territorio, primi fra tutti le famose D.O.P. (Parmigiano Reggiano, Prosciutto di Parma e Culatello di Zibello).
Nelle cantine secolari del Culatello di Zibello
Da sempre considerato il più prezioso e gustoso dei salumi della tavola parmigiana, il Culatello di Zibello è catalogato tra i Presidi Slow Food dell'Emilia-Romagna e spesso definito Re dei prodotti della norcineria. Il Culatello, realizzato a partire dalla coscia di maiale insaccata in vescica, è lavorato e stagionato per minimo 10 mesi in antiche e umide cantine situate lungo l'argine del fiume Po in soli 9 comuni della bassa parmense. Da provare!
Prosciutto di Parma: come si crea una DOP
Il Prosciutto di Parma (dal latino perexsuctum, letteralmente asciugato) è un prodotto dalle origini antiche ma soprattutto gustoso e genuino. Da sempre ottenuto solo con carne di suino e sale, deve le sue caratteristiche all’abilità dei maestri salatori e all’aria asciutta e delicata delle colline parmensi.
La visita ad un prosciuttificio, nei dintorni i Langhirano, consente di vedere salatura, asciugatura e stagionatura del prosciutto e di acquisirne i segreti.
Assolutamente consigliata la degustazione con pane di montagna e un calice di Malvasia!
Rocca Sanvitale di Fontanellato (Parma)
Famoso per il fossato che circonda la Rocca, il castello che fu dei Sanvitale custodisce due autentiche perle: la cosiddetta “camera ottica” situata in una torretta e, a piano terra, il camerino affrescato da Parmigianino con scene della vicenda di Diana e Atteone tratte dalle Metamorfosi di Ovidio.
Un saggio della Pittura del Cinquecento che non cessa di meravigliare visitatori e studiosi, per l’eccelsa qualità artistica e per la complessità dei suoi significati.
Per completare la visita non potranno mancare due passi nel caratteristico borgo o una visita al Santuario della Beata Vergine del Rosario, risalente al XVII secolo, che con la sua statua lignea della Vergine datata al 1615 è meta di pellegrinaggio da più di quattro secoli.
La Reggia di Colorno (Parma)
La “Piccola Versailles dei Duchi di Parma”, fu residenza estiva dei Farnese, dei Borbone e di Maria Luigia. Ci accoglie oggi con le sale del piano nobile, l’appartamento privato del Duca Ferdinando, la Cappella ducale di San Liborio e il grande giardino.
Il complesso, ancora interessato da opere di riqualificazione e riallestimento, è tra tutti i castelli il più legato alla storia ducale e alla città di Parma ed è ricco di storie e curiosità legate alla duchessa “Babette”, al duca Ferdinando I di Borbone, e alla duchessa Maria Luigia.
Ma non solo: ad esempio, lo sapevate che la grande fontana del Giardino Ducale si trovava fino a un secolo fa proprio nel giardino di Colorno? E quale destino ha avuto il Palazzo dopo l’Unità d’Italia?
Vi invitiamo a scoprire queste ed altre risposte nel corso di una vista che non mancherà di sorprendervi.
Dalla nascita alla stagionatura: il Parmigiano Reggiano
Prodotto esclusivamente con latte fresco senza conservanti, rispecchia ancora oggi una tradizione millenaria. La visita a un Caseificio di Parmigiano Reggiano D.O.P. vi porta nel cuore del prodotto, mostrandovi la nascita, la salatura e la spettacolare stagionatura delle forme.
Dopo aver osservato le fasi della lavorazione, il riposo e la stagionatura non può mancare la degustazione finale. Le guide di Itinera Emilia sono A.P.R. (Assaggiatori del Parmigiano Reggiano), grazie alle loro indicazioni potrete apprezzare le caratteristiche delle differenti stagionature e i possibili usi del Re dei formaggi in cucina.