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La galleria d’arte moderna Ricci-Oddi è salita recentemente alla ribalta dopo il ritrovamento del Ritratto di signora di Gustav Klimt, sottratto alla collezione nel 1997.

Aperta al pubblico nel 1931, ci racconta una storia di puro amore e passione per l’arte contemporanea. Il suo fondatore, Giuseppe Ricci Oddi, fece costruire l’edificio che la ospita come un “tempio” dedicato a opere di autori contemporanei di cui molti, all’epoca, poco o per niente conosciuti.

Una visita che ci regala una panoramica dell’arte italiana ed europea dal periodo romantico agli anni ’40 del Novecento.

Tra gli autori presenti: Fattori, Hayez, Signorini, Bocchi, Boldini, Boccioni, De Pisis, Sartorio, Segantini… e il Klimt recuperato, uno dei soli 3 dipinti del pittore austriaco presenti in Italia.

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Se volete fare un viaggio nel tempo, visitate questi corridoi.

Un percorso dalle vestigia romane ai fasti del ducato estense: questa è la Galleria Estense di Modena.

E’ proprio Francesco I, raffigurato da Gian Lorenzo Bernini, ad accoglierci.

Il Duca guarda lontano mentre il vento solleva il suo mantello, che è di marmo, come l’intero busto. Il talento del Bernini lo rende di tessuto morbido, ci dimentichiamo che è scolpito!

La Galleria ospita anche dipinti e oggetti preziosi. Gli strumenti musicali stupiscono.

L’arte dell'intaglio applicato alla liuteria sortisce effetti meravigliosi, esagerati.

Sbalorditiva la famosa arpa estense del 1581 suonata, in onore di Margherita Gonzaga, da un ensemble femminile.

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Sede dei Musei Civici di Piacenza è Palazzo Farnese, teatro dell’efferato omicidio del Duca Pier Luigi, oggi convertito in imponente contenitore di opere e oggetti famosi: il fegato etrusco, il dolcissimo tondo Botticelli, gli appartamenti affrescati dei duchi e molto altro.

Da non perdere i giganteschi sotterranei che raccontano la vita segreta della corte.

Lì troverete il Museo delle Carrozze, secondo solo a quello del Quirinale, che ci trasporta (è proprio il caso di dirlo) nella storia del costume europeo dal Settecento fino al XX secolo.

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Un riconoscimento importante ha rallegrato l’estate 2021 di tutta l’Emilia Romagna.

L’UNESCO ha confermato l’eccezionalità dei portici di Bologna, strutture architettoniche che attraversano la città per 62 km di cui 40 solo nel centro storico, dichiarandoli Patrimonio dell'Umanità.

Nati in epoca medievale come abusi edilizi al fine di acquisire spazi abitativi, sono ora luoghi di incontro, vie pedonali alternative, protezione dal brutto tempo.

Si dice, infatti, che il vero bolognese è colui che riesce ad attraversare la città da un lato all’altro in un giorno di pioggia senza bagnarsi!

Riparano da pioggia e neve ma riparano anche dal sole!

Splendidi percorsi alternativi per le nostre guide in occasione delle visite invernali che proponiamo nella bellissima città di Bologna.

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Se dovessero girare la versione italiana di ‘UNA NOTTE AL MUSEO’, questa sarebbe la sede adatta. Rinoceronti, giraffe, leoni, orsi imbalsamati sembrano solo in attesa che le porte del museo vengano chiuse per riprendere vita.

Il nucleo originale dei Musei Civici di Reggio Emilia nasce, infatti, con l’acquisto della collezione naturalistica di Lazzaro Spallanzani e si espande seguendo diversi filoni: storico, scientifico, artistico.

C’è tanto da vedere, tra allestimenti ottocenteschi, moderni, fino ad arrivare agli spazi interattivi.

Due suggerimenti: lasciatevi stupire dal tesoro romano barbarico e prendetevi del tempo per ammirare la sezione dedicata al fotografo reggiano Luigi Ghirri. Tematiche cronologicamente distanti ma rappresentative della storia di Reggio Emilia.

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L’itinerario nel centro storico di Reggio Emilia si snoda attraverso suggestivi borghi tra palazzi e luoghi di culto dalle magnifiche architetture come il Santuario della Beata Vergine della Ghiara, che custodisce un affresco considerato miracoloso e raffigurante la "Madonna che adora il Bambino". Una chiesa che è un vero e proprio vessillo della produzione artistica emiliana del tempo, raccogliendo anche opere di Alessandro Tiarini, Orazio Talami e  del Guercino.

La passeggiata conduce poi alla Piazza Grande, oggi Prampolini, su cui affaccia il Duomo di Reggio Emilia, dove si possono ammirare sculture di Bartolomeo Spani e Prospero Sogari, il Battistero e il Palazzo del Comune, che ospita la prestigiosa e celebre Sala del Tricolore oggi adibita a Sala del Consiglio Comunale.

Particolarmente suggestiva e storicamente importante è la Basilica di San Prospero, dedicata al santo protettore della città. All’interno si ammirano uno splendido ciclo di affreschi realizzato da Camillo Procaccini risalenti al tardo Seicento e gli stalli lignei ad opera di Cristoforo e Lorenzo da Lendinara.

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Parma 2020+21 si arricchisce di una prospettiva speciale.

Una nuova opera, il Cristo Ri-Velato, incrementa l’offerta culturale della nostra città.

Nato nel 2010 dalla sensibilità dello scultore non-vedente Felice Tagliaferri e in dialogo con il Cristo Velato della Cappella Sansevero di Napoli, il Cristo Ri-Velato, grazie alla generosità del suo autore, offre agli appassionati d’arte una modalità di fruizione assolutamente inusuale: un’esperienza tattile.

Esposto nel transetto di quello straordinario scrigno che è la chiesa di San Giovanni Evangelista in Parma, è a disposizione, con visite guidate dedicate, di tutti gli amanti dell’arte con deficit di vista o normodotati.

Se per i non-vedenti e gli ipo-vedenti l’utilizzo del tatto è fondamentale nell’approccio col mondo, il Cristo Ri-velato, cioè doppiamente svelato, rappresenta per i normodotati un’opportunità di ampliamento dell’esperienza estetica che conduce a un rapporto più intimo con l’opera stessa.

Un’esperienza che le nostre guide hanno vissuto in prima persona.

Cosa stiamo facendo? Stiamo imparando a vedere con le mani.

Ci stiamo allenando a costruire un’immagine mentale che rappresenti l’oggetto che stiamo toccando.

Stiamo studiando per supportare nel miglior modo possibile chi lo chiederà.

Come? Introducendo l’opera, descrivendo il necessario, accompagnando fisicamente il tocco in una sequenza corretta e rispondendo a eventuali domande.

E facendoci sgridare dai nostri istruttori, perché parliamo troppo!

Felice Tagliaferri ci ha insegnato l’importanza dell’essenzialità della parola. Perché l’esperienza della Bellezza è personale, intima.

Una nuova avventura per Itinera Emilia che, grazie alla fiducia accordataci dall’organizzatrice dell’evento Dott.ssa Paola Maccioni e dal Lions Club Farnese e dal Lions Club Bardi Valceno, curerà visite tattili per non vedenti, ipovedenti e per chiunque vorrà fare un’esperienza più completa dell’Arte.

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Noto come il più grande d’Europa, il Labirinto di Franco Maria Ricci è anche un’architettura sorprendente, progettata da Pier Carlo Bontempi, e un’insolita collezione d’arte, frutto del sogno visionario del mecenate ed editore Franco Maria Ricci.

L'intera struttura, contenitore e contenuto, è espressione del suo gusto personale.

Un'esperienza che non sarebbe completa se non fossimo disposti a sfidare i corridoi di bambù del Labirinto, luogo dove ci si perde per ritrovarsi.

La “Piccola Versailles dei Duchi di Parma”, fu residenza estiva dei Farnese, dei Borbone e di Maria Luigia. Ci accoglie oggi con le sale del piano nobile, l’appartamento privato del Duca Ferdinando, la Cappella ducale di San Liborio e il grande giardino.

Il complesso, ancora interessato da opere di riqualificazione e riallestimento, è tra tutti i castelli il più legato alla storia ducale e alla città di Parma ed è ricco di storie e curiosità legate alla duchessa “Babette”, al duca Ferdinando I di Borbone, e alla duchessa Maria Luigia.
Ma non solo: ad esempio, lo sapevate che la grande fontana del Giardino Ducale si trovava fino a un secolo fa proprio nel giardino di Colorno? E quale destino ha avuto il Palazzo dopo l’Unità d’Italia?
Vi invitiamo a scoprire queste ed altre risposte nel corso di una vista che non mancherà di sorprendervi.

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La Villa dei Capolavori della Fondazione Magnani-Rocca, sulle colline a pochi chilometri di distanza da Parma, ospita la prestigiosa collezione di Luigi Magnani, oggetto della nostra proposta di visita.

Le opere includono capolavori di Gentile da Fabriano, Filippo Lippi, Carpaccio, Dürer, Tiziano, Rubens, Van Dyck, Goya e, tra i contemporanei, Monet, Renoir, Cézanne, sino a De Chirico, De Pisis, Morandi, Burri.

La Fondazione organizza saltuariamente anche mostre temporanee che arricchiscono il percorso guidato.

 

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Avete mai pensato di donare alla persona che amate … il chiaro di luna? Ecco, questa è l’occasione che stavate aspettando per un regalo indimenticabile e unico: a passeggio con una Guida per il centro storico dopo il tramonto, quando Parma rivela la sua veste più romantica. Il Duomo e il Battistero, Piazza Garibaldi e il Teatro Regio hanno mille storie da raccontare anche a porte chiuse, nel silenzio della sera.

Per rendere il tuo regalo ancora più speciale puoi richiedere il Voucher da presentare alla persona che ami.

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Il Grand Tour era un viaggio attraverso l’Europa riservato ai rampolli di nobili e ricche famiglie che, nei secoli passati, perfezionavano così il loro sapere. L’Italia ne era meta imprescindibile e spesso Parma rientrava nell’itinerario.

La nostra passeggiata in esterno è un breve Grand Tour alla scoperta dei grandi classici di Parma. Un viaggio attraverso i suoi monumenti più importanti come la Cattedrale e il Battistero, il Palazzo della Pilotta, le facciate, i borghi e le piazze più belle e significative per la storia della città, supportato dalla narrazione di una guida locale.

Per chi lo desidera è ovviamente possibile arricchire la visita con gli interni dei Musei o delle chiese che fanno parte del grande patrimonio d’arte della città.

Adatto a chi non conosce Parma ma anche a chi ci vive ma non ha mai avuto tempo per un contatto ravvicinato con la bellezza del luogo in cui abita.

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"Egli attese alla maniera moderna tanto perfettamente, che in pochi anni dotato dalla natura et esercitato dall’arte divenne raro e maraviglioso artefice”.
Con queste parole lo storico Giorgio Vasari parla di Antonio Allegri detto Correggio nelle sue “Vite…”, segnando l’inizio della fortuna critica di un artista che in molti hanno paragonato ai grandi del Rinascimento.

Non perdetevi un viaggio nell’arte del Cinquecento attraverso le opere principali dell’artista conservate in città, tra mirabolanti fughe prospettiche, maestose figure, enigmi pittorici e volti delicatissimi.

Tra i principali luoghi di interesse:

  • la Camera di San Paolo (temporaneamente chiusa)
  • gli affreschi in San Giovanni Evangelista
  • la cupola del Duomo
  • le opere della Galleria Nazionale 

E' attualmente visitabile, all'interno della Galleria Nazionale, nel cuore del Complesso Museale della Pilotta, la Mostra “L’Ottocentro e il mito di Correggio”. Un’occasione speciale per scoprire la nascita del mito del pittore a seguito del rientro a Parma dal Louvre delle sue opere, confiscate da Napoleone. Le nostre guide sapranno accompagnarvi in un percorso unico che vi permetterà di apprezzare sia le opere su cavalletto che le cupole affrescate dal grande Maestro.

 Un viaggio nell'arte cittadina non può dimenticare l’altro grande genio del XVI secolo, Francesco Mazzola detto il Parmigianino, che ci ha lasciato l’enigmatico affresco dell’arcone della Chiesa della Steccata e la “Schiava Turca” della Galleria Nazionale.

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La visita guidata nel centro cittadino permette, in breve tempo, di conoscere i più significativi eventi storici e monumenti di Parma e di respirare la vivace atmosfera di questa deliziosa città d’Arte. Con noi incontrerete i protagonisti che hanno reso Parma una piccola Capitale, ma anche i sapori della tradizione, gli aneddoti più coloriti, l‘autentico carattere della gente e dei cittadini.

A ricordo delle origini romane della città di Parma, fondata nel 183 a.c. insieme alla vicina Modena, restano soprattutto il tracciato della via Emilia e l’antico forum, oggi trasformatosi nella vivace Piazza Garibaldi.

parma visita mezza giornata 01

È il Medioevo ad aver lasciato la sua impronta monumentale, che stupisce chiunque si affacci sulla magica Piazza Duomo. Tra le più belle e romantiche d’Italia, la piazza è incorniciata dal Vescovado, la Cattedrale di Santa Maria Assunta e il Battistero: imponenti opere databili tra XI e XIII secolo che vedono la presenza operosa di Benedetto Antelami, autore del Battistero. Alzando gli occhi alla cupola del Duomo, lo sguardo si perde tra le mille figure dipinte da Correggio, protagonista del nostro Rinascimento, insieme a Francesco Mazzola detto Parmigianino.

La ricca trama culturale del Cinquecento è testimoniata dalla Basilica Minore di Santa Maria della Steccata, dalla “Camera” affrescata per la Badessa Giovanna da Piacenza nell’antico monastero di San Paolo e dal complesso di San Giovanni Evangelista.

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La seconda metà del secolo vede la nascita, ad opera di Papa Paolo III Farnese, del celebre Ducato di Parma e Piacenza.
L’itinerario si snoda quindi tra il Complesso Monumentale della Pilotta e il Giardino Ducale. Il Teatro Farnese, edificato nel 1618 da Ranuccio I, è la tappa imperdibile della visita in città.

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L’avvento dei Borbone nel 1734, determina una nuova stagione culturale di sapore europeo. Nascono nei decenni successivi la Biblioteca Palatina e la stamperia di Bodoni, mentre la città si riveste di una moda neoclassica di gusto francese.

L’aura internazionale, iniziata con Don Filippo di Borbone e la consorte Louise Elisabeth, cresce con la Duchessa Maria Luigia d’Austria, al governo dal 1816 al 1847: indimenticata sovrana per molti parmigiani, fu fondatrice del Teatro Regio. E’ anche il tempo del giovane Giuseppe Verdi, e di lì a poco sboccerà il talento di Arturo Toscanini.

 

L’XI, XII e XIII secolo hanno lasciato a Parma antichi simboli scolpiti nella pietra e le più affascinanti architetture della città. Tra i più interessanti luoghi da scoprire ci sono la Cattedrale di Santa Maria Assunta, il Battistero, il Museo Diocesano e la chiesa di Santa Croce in Oltretorrente.

L’itinerario è dedicato all’analisi della trama di figure, simboli e rimandi culturali che raccontano una storia millenaria all’insegna della spiritualità, della quale il complesso di Piazza Duomo costruisce il centro primario.
Potremo osservare i reperti del Museo Diocesano, i capitelli istoriati della Cattedrale, i rilievi degli esterni e i sorprendenti affreschi del Battistero, considerato il più importante ciclo di affreschi conosciuto del XIII secolo.
Una parte dell’itinerario è dedicato alla figura di Benedetto Antelami e all’analisi dei suoi capolavori cittadini: la lastra raffigurante la Deposizione di Cristo dalla Croce, firmata e datata 1178, e il Battistero, che rappresenta la perfetta sintesi di architettura, scultura e pittura e custodisce all’interno il celebre ciclo dei “Mesi”.

Spostandoci nella zona occidentale di Parma, il cosiddetto Oltretorrente, sarà possibile rivivere l’esperienza dei pellegrini in transito sulla via Francigena o Romea, dal loro ingresso in città attraverso Porta Santa Croce all’arrivo in piazza Grande. Nella chiesa di Santa Croce sono visibili i meravigliosi capitelli medievali che ci riportano al mondo fantastico e simbolico tipico della mentalità medievale. Proseguendo lungo la via Emilia verso il centro storico il racconto si soffermerà sulla nascita dell’ospedale nel 1201 e sulla presenza di tanti “hospitalia” che servirono da rifugio ai pellegrini di passaggio per Parma.

Arrivati al vecchio ponte di pietra inutilizzato dalla grande piena del 1177 e oggi parzialmente visibile nel sottopasso della via Emilia,  si ritorna nella parte storica della città fino alla piazza principale oggi piazza Garibaldi.

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