Si sa, Parma con le sue 3 straordinarie DOP (Parmigiano-Reggiano, Prosciutto di Parma e Culatello di Zibello) è il cuore della foodvalley.
Si sa anche che dal 2015 è stata nominata Città creativa dell’Unesco per la Gastronomia e che nel programma culturale di settembre, a Parma, non poteva mancare un evento legato al cibo: “Settembre Gastronomico”, appunto.
Un mese di approfondimenti sulle DOP Parmigiano Reggiano e Prosciutto di Parma, la pasta, il pomodoro, il latte con i prodotti lattiero/caseari e le alici. Un evento diffuso che coinvolgerà i ristoratori della città, sfidati a proporre e reinventare piatti basati proprio su queste eccellenze.
L’esordio sarà targato Cibus OFF, evento fuorisalone e naturale volano per CIBUS, la fiera internazionale dell’agroalimentare che ritorna ad aprire le sue porte a operatori italiani e esteri.
L’esperienza gastronomica si intreccerà con quella musicale e teatrale.
Cene – spettacolo, balli, la riapertura del Festival Verdi e il progetto Parma Città della Musica offriranno una degna cornice alla manifestazione.
Per chi è curioso del cibo, un’occasione per indagare il legame speciale tra questo territorio, la sua gente e i suoi prodotti grazie ai nostri tour enogastronomici personalizzati.
Il Prosciutto di Parma (dal latino perexsuctum, letteralmente asciugato) è un prodotto dalle origini antiche ma soprattutto gustoso e genuino. Da sempre ottenuto solo con carne di suino e sale, deve le sue caratteristiche all’abilità dei maestri salatori e all’aria asciutta e delicata delle colline parmensi.
La visita ad un prosciuttificio, nei dintorni i Langhirano, consente di vedere salatura, asciugatura e stagionatura del prosciutto e di acquisirne i segreti.
Assolutamente consigliata la degustazione con pane di montagna e un calice di Malvasia!
Situato in un luogo incantevole sulla sommità di una collina che domina la Val Parma, questo maniero fu teatro della vicenda d’amore che legò Bianca Pellegrini a Pier Maria Rossi, splendidamente narrata nella Camera d’oro (1460 circa, attribuita a Benedetto Bembo). La visita al Castello di Torrechiara rappresenta un tuffo nel passato a cavallo tra realtà e favola.
Il paesaggio incantato, caratterizzato da vigneti, colture e vegetazione spontanea che circonda il castello e il borgo, trasporta la nostra fantasia aiutandoci a immaginare la vita dell’antica corte animata da dame e cavalieri. Un territorio affascinante di cui è possibile approfondire la conoscenza visitando l’Abbazia Benedettina di Santa Maria della Neve ma anche le cantine vinicole e i prosciuttifici situati nei dintorni.